Le auto storiche

Il mondo delle auto storiche affascina sempre più appassionati e collezionisti, ma c’è spesso confusione su un punto fondamentale: quando un’auto può essere considerata realmente storica? Questo aspetto è cruciale non solo per il valore del veicolo, ma anche per ottenere l’assicurazione storica, con tutti i vantaggi economici che comporta.
In questo articolo vedremo i criteri per considerare un’auto storica, il ruolo del restauro e cosa richiedono le compagnie assicurative per stipulare una polizza storica agevolata.
Cosa significa “auto storica”?
Un’auto può essere definita “storica” quando ha un valore collezionistico o di interesse storico, che va oltre il semplice fattore anagrafico. In Italia, non basta che il veicolo sia vecchio: deve anche essere riconosciuto ufficialmente come tale da un ente accreditato.
I requisiti principali sono:
Età del veicolo: almeno 20 o 30 anni, a seconda delle normative e delle compagnie.
Stato di conservazione o restauro coerente all’originale.
Iscrizione a un registro storico, come:
ASI (Automotoclub Storico Italiano)
FMI (per le moto)
Registri Fiat, Alfa Romeo, Lancia, ecc.
Solo soddisfacendo questi criteri, l’auto può accedere ai benefici fiscali (esenzione o riduzione del bollo) e alle polizze assicurative dedicate.
Il ruolo del restauro
Un’auto può diventare storica anche dopo un restauro, ma attenzione: non basta riverniciarla o sistemare gli interni. Il restauro dev’essere coerente con le caratteristiche originali del modello, sia nei materiali che nelle finiture.
Un restauro ben fatto:
Rispetta le specifiche tecniche e estetiche originali.
Utilizza ricambi originali o equivalenti.
Mantiene l’identità storica del veicolo, evitando modifiche radicali.
Le commissioni dei registri storici, come l’ASI, valutano proprio questi aspetti per concedere la certificazione di storicità.
Quando l’auto può essere assicurata come storica?
Solo dopo il riconoscimento ufficiale da parte di un registro storico, l’auto può essere assicurata con una polizza storica. Le compagnie richiedono spesso:
Certificato ASI o documento di iscrizione a un registro storico.
Foto dettagliate del veicolo.
Dichiarazione di uso non quotidiano (niente tragitti casa-lavoro).
Dati del conducente (età minima, esperienza di guida, ecc.).
Inoltre, le auto in fase di restauro non possono essere assicurate come storiche, ma possono accedere a coperture temporanee o limitate fino al completamento dei lavori.
Vantaggi dell’assicurazione storica
RC auto a prezzo agevolato.
Possibilità di coperture personalizzate per eventi, raduni e trasporto.
Esenzione o riduzione del bollo auto (dipende dalla Regione).
Protezione dedicata in caso di furto o danni durante il rimessaggio.
Conclusione
Per considerare un’auto davvero storica non basta l’età: servono documentazione, restauro conforme e riconoscimento ufficiale. Solo così si può accedere a tutti i vantaggi di una polizza storica. Se stai restaurando un veicolo o ne possiedi uno d’interesse storico, valuta con attenzione ogni fase: ne vale davvero la pena.
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